domenica 4 luglio 2010

Like the Moon - Cap. 1


Rimpianti

Prima lo faccio e prima uscirò da questa maledetta storia! Coraggio, dai!
La ragazza accelerò il passo, fino a quando arrivò a un incrocio. A destra scorse una larga strada con qualche negozio, dove forse i proprietari da anni vedevano entrare sempre le stesse facce, niente di nuovo come quello che vendevano. L’insegna di un cinema si accendeva e si spegneva a intervalli regolari e dava alla strada quella particolare sfumatura che le mancava per essere ancora più squallida. Volse lo sguardo nella direzione opposta e vide quello che la voce al telefono le aveva descritto: un vicolo stretto e buio.
Era certa di voler entrare proprio là dentro? Era così fuori di testa?! Per una frazione di secondo la giovane ebbe la folle tentazione di voltarsi e fuggire via, piantare tutto in asso e tornare indietro, nella confortevole tranquillità della propria vita, quando ne era ancora l’unica artefice. Ma quali sarebbero state le conseguenze della sua fuga? Probabilmente più rischiose di quelle a cui ora stava andando incontro.
Istintivamente strinse al petto la borsetta, trasse un profondo respiro d’incoraggiamento e si incamminò.
Ma perché ho preso quella dannata busta, perché!? si maledisse. Ma ormai era cosa fatta e non poteva più farci nulla. Era stato più forte di lei, era stata impulsiva come quando, da piccola, non riusciva a resistere alla curiosità di leggere i segreti delle sorelle maggiori. Così quello stesso giorno aveva ripetuto lo stesso stupido errore, non avendo ancora imparato che, come tutte le cose, anche la curiosità ha il suo prezzo.
Questa volta, infatti, non erano le innocue sorelle a prendersela con lei, ma qualcuno molto più grande e soprattutto molto più pericoloso.
Non conosceva il volto dell’uomo a cui aveva sottratto la busta e forse questa sarebbe stata la sua unica salvezza.

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